Io sono una persona pacata /2
Ma se sento, vedo, leggo o percepisco in qualsiasi maniera un altro che mi spiega che aver sbattuto fuori dal parlamento o annichilito tutti i potenziali avversari di Berlusconi, avergli consegnato la maggioranza di destra più di destra (e più maggioranza) della storia repubblicana, aver fatto tutto questo senza nemmeno guadagnarci mezzo voto rispetto al 2006 – anzi, togliete dal 33,1 per cento del Pd i voti degli elettori della sinistra arcobaleno abbindolati dalla balla che “siamo a due punti di distacco” (che tanto non li vedrete più, quindi tanto vale abituarcisi subito) e scoprirete come per magia che il Pd rispetto al 2006 di voti ne ha persi, e pure parecchi – il prossimo, dicevo, che mi spiega che tutto questo è una grande vittoria riformista, che dovremmo pure essere contenti, che guarda che fior di bipolarismo e di semplificazione, che adesso dovremmo proprio correre a fare una bella riforma per “istituzionalizzare” questa meraviglia, e magari fare pure la riforma semipresidenziale – che il semipresidente è già lì che aspetta – il prossimo, dicevo, che mi spiega tutto questo, e non aggiunge immediatamente: “No no no, dai, stavo solo scherzando, era per sdrammatizzare”, il prossimo, uno solo ancora che me lo dice e vi avverto, seriamente, è la volta che chiamo Occhetto. Per scusarmi.
difatti questo è un ragionamento “occhettiano” (l’analisi del voto si fa sui numeri derivati da scelte, non su ipotesi da dimostrare). Epperò visto che sei in piena trance “occhiettiana” proviamo a simulare l’alleanza virtuale PD+SA e PSI va, invece di quella reale PD+IDV, e allora sarei quasi tentato di darti ragione.
“numeri derivati da scelte, non ipotesi da dimostrare…” e la relazione tra i numeri e le scelte tu come la stabilisci? chiami tutti gli elettori uno per uno e li sottoponi alla macchina della verità, oppure fai delle ipotesi?
no, guardo i numeri.
Anche su RedMarker ( http://www.redmarker.net ) proviamo a dire la nostra sul voto. Come se non ce ne fossero già abbastanza.