Un interminabile istante di completa felicità
Dice: ma no, non devi fare così, devi partire con poche cose e vedere come ti ci trovi; e poi, se ti ci trovi bene, aggiungerne qualcuna, un po’ alla volta. Dico: scusami, ora non ti posso dar retta, mi sto iscrivendo alla maggiore rivista letteraria del Burundi e devo controllare come vengono i feed. Dice: ma tu non parli il burundese. Dico: appunto, una ragione di più, così imparo anche una lingua. Ma niente, non capisce, insiste. Sostiene che la mia tardiva scoperta dei feed, che anche se non lo dice è chiaro che mi fa apparire ai suoi occhi come una specie di Kevin Spacey in American Beauty, non farà che aggravare la mia precoce crisi di mezz’età. E insomma, che diventerà solo un’altra pila di polverose e malsane velleità insoddisfatte da aggiungere alle montagne di giornali, riviste, libri e altre cartacce che mi impediscono di muovere il mouse per un raggio superiore ai cinque centimetri sulla mia scrivania, in ufficio (e che a casa, quando voglio guardare la televisione, mi costringono a sedermi per terra usando il divano come schienale). Ignora, evidentemente, povera ingenua, che sulla cima più alta di quella meravigliosa catena montuosa di feed che non leggerò mai – costantemente caratterizzata dal simbolo “(1000+)”, che considero ormai il termometro del mio ego – svetta sempre, luminosa e imperturbabile, anche nelle notti più buie e tempestose, con la pioggia e con il vento, quella formula magica e risolutiva, unico segreto della mia pace interiore: “Contrassegna tutto come già letto”.
Non avrei mai pensato di trovare uno che apprezzasse “contrassegna tutto come già letto” con la mia stessa intensità.
hit the panic button!