Le case della libertà
Almeno nel momento in cui si parla di famiglie che non riescono a pagare il mutuo e di famiglie che non riescono neanche a pagare l’affitto, suggerirei agli esponenti del centrodestra di depennare quanto prima dall’elenco delle grandi promesse mantenute e dei grandiosi risultati conseguiti da questo grande governo – penso a Gasparri che poco fa ho intravisto per un attimo comunque troppo lungo a Ballarò – l’abolizione dell’Ici per i proprietari di case, peraltro di fascia alta. Dato che agli altri, come noto, l’aveva già abolita il governo Prodi.
(E secondo me sbagliando, pure il governo Prodi: perché secondo me, avendo soldi da spendere, un governo di sinistra dovrebbe preoccuparsi di chi la casa non ce l’ha, per la semplice ragione che chi ce l’ha, alle brutte, se la può vendere; mentre chi sta in affitto, se a un certo punto l’affitto non riesce più a pagarlo, finisce in mezzo alla strada – ecco un caso in cui si sarebbe potuto parlare, non a sproposito, di preoccupante berlusconizzazione della sinistra. Peccato che, non a sproposito, non lo faccia mai nessuno).
diciamo però che l’ICI è una tassa patrimoniale e che tocca un bene fondamentale. cioè, alla brutta, uno va sotto il ponte ed è a posto.
e poi se uno e proprietario ma sborsa metà del reddito per comprarla può ancora avere il diritto di votare CSX o deve per forza votare per Gasparri?
Gasparri è un senatore di questa Repubblica.
Questo fatto è davvero pazzesco…
la pensione di mia nonna (cl.1921) salì da 700.000 lire a 950.000 nel periodo 1996-2001. A Berlusconi bastò metterci altri 50.000 lire per mantenere la promessa di portare le pensioni a un milione.
Prodi fece una cosa di sinistra togliendo l’ICI alle coppie che si privano se non del pane quantomeno dei circenses, per poter a sessant’anni festeggiare l’avvenuto acquisto della casa.
Ovviamente anche per l’ICI il successo è di Berl. perchè la politica è anche comunicazione, far sapere quello che s’è fatto.
Si trova sempre una ragione di alto profilo moral-egalitario per ficcare le mani in tasca al cittadino.