La strada per la libertà
E’ come un’illuminazione. Un lampo di luce nel buio, nel solo istante di pace che segue giornate infernali, interrompendo una giornata infernale e precedendo altre giornate infernali. In quei pochi minuti di tregua arrivati senza preavviso e come dolcemente sospesi tra l’esaurimento nervoso e la labirintite. Perché è proprio in momenti come questi che ti tornano alla memoria i conti da pagare, le lampadine da cambiare e tutta l’insostenibile deperibilità delle cose da affrontare – perché non so se ci sia davvero un dio delle piccole cose, ma certamente c’è un diavolo delle piccolissime. Ed è in momenti simili che ti rendi conto di quanta strada debbano ancora percorrere l’umanità, lo sviluppo tecnologico, la ricerca scientifica, la società del benessere. Persino Google. E mentre pensi di affogare nell’alta marea degli implacabili feed della tua cattiva coscienza, e ti chiedi quando mai tu li abbia sottoscritti (pur conoscendo perfettamente la risposta: eri piccolo, non ne sapevi niente, è stata tua madre), è allora e solo allora che capisci davvero cosa ci vorrebbe per te. Non una vita, non una donna, non la ricchezza né il successo né il sesso, ma solo un pulsante: “contrassegna tutto come già fatto“.
Trackbacks