Conferme importanti
Naturalmente, il pacchetto di 50 miliardi di euro è frutto di un compromesso e prevede, insieme a 36 miliardi di investimenti pubblici (destinati al risanamento degli edifici scolastici, al miglioramento delle strade ed allo sviluppo della banda larga), a 9 miliardi per la riduzione dei contributi sanitari, a 2.500 euro per la rottamazione delle auto (costo 1,5 miliardi), all’istituzione di un salario minimo per i lavoratori precari, alla creazione di un “Fondo Germania” fino a 100 miliardi di euro per assicurare il credito alle imprese in difficoltà, anche 9 miliardi di euro per una riduzione dal 15 al 14% dell’aliquota minima sui redditi ed un innalzamento della no tax area, come chiesto dalla Csu (mentre manca l’aumento dell’aliquota per i redditi più alti). Ma l’impronta dell’Spd in quello che Angela Merkel ha definito “il più grande intervento economico nella storia della Repubblica federale tedesca”, e che sintetizza la migliore tradizione dell’economia sociale di mercato e della socialdemocrazia, è evidente. E niente più degli acidi commenti degli “economisti” riportati dal Financial Times conferma che la grande coalizione di Berlino è il migliore governo d’Europa.
E infatti l’Spd, avendo ottenuto un simile risultato, oggi lo rivendica orgogliosamente, stando almeno a quel che dice Gualtieri. Purtroppo però io non so il tedesco, ragion per cui non posso verificare quanto tempo abbia passato l’Spd, prima che a questo risultato si arrivasse, discutendo sui giornali dell’opportunità di proseguire o meno il “dialogo” con il capo del governo (cioè la grande coalizione). In compenso, in Italia, pare che il Pd abbia quasi risolto il caso Villari.
meglio di niente, comunque dalle vostre parti siete ossessionati dai soldi.