Rappresentanza
Eppure da anni, in Italia, questa formula magica è andata completamente smarrita. Hanno perso la rappresentanza gli imprenditori più attenti ai balocchi-e-profumi che alla produzione e alla redistribuzione della ricchezza. L’hanno da tempo dimenticata i sindacati, ridotti a corporazioni di già garantiti, già tutelati, già inseriti. Si è volatilizzata tra gli intellettuali – gli scrittori, i registi, gli autori televisivi – incapaci di raccontare e interpretare l’Italia, con un mondo che ruota attorno alle loro fissazioni da lettori di giornali. Perfino la Chiesa si è allontanata dalla gente comune, dal popolo anonimo che partecipa sempre meno alle messe domenicali, per giocare la partita della visibilità e del potere politico, come una lobby qualsiasi. E non bastano a raccontare il Paese i media e i giornali, con il loro menu quotidiano di previsioni fasulle. Sondaggi bugiardi. Personaggi inventati. Pulpiti che fanno la predica solo a se stessi.
Marco Damilano, Lost in Pd (Sperling & Kupfer)
Non capisco se ti piace o non ti piace. Qual’è delle due?
http://ilprimopasso.wordpress.com
Mi piace e lo condivido pienamente
grazie per il chiarimento.