L’equivoco
Il punto di tutto questo gran casino sul fu lodo Alfano, per me, lo ha centrato Rino Formica nella sua lettera al Foglio di oggi: quando l’avvocato Pecorella ha difeso la legge davanti alla Consulta ha utilizzato l’argomento secondo cui attualmente il presidente del Consiglio non sarebbe più un “primus inter pares”, perché gli elettori hanno trovato il suo nome sulla scheda. Di fatto, si dice, il presidente del Consiglio è stato eletto “direttamente” dai cittadini. L’evidente fragilità (e pericolosità) del nostro attuale assetto politico-istituzionale viene da qui: una repubblica parlamentare, secondo la Costituzione, che in questi quindici anni un ampio e trasversale schieramento politico-intellettuale ha tentato in tutti i modi di trasformare “di fatto” in un sistema presidenziale. Con qualche successo, purtroppo.
Mi pare che il problema sia, piu’ che il cambiamento in se’ e per se’, il modo obliquo e poco trasparente in cui e’ avvenuto
E comunque, anche se il sistema fosse presidenziale schietto, potrebbe sempre essere che il suffragio non sia un lavacro che tutto permette e tutto cancella. Ma su questo ci sono diverse scuole di pensiero