L’incrudelimento
Da tempo mi pare sia sempre più evidente il processo di progressivo incrudelimento della lotta politica in Italia. A pensarci bene si tratta di un problema ricorrente, come se il nostro sistema democratico fosse stato costruito in una zona sismica (e in un certo senso è vero, considerando che è stato edificato sopra la principale faglia della guerra fredda). Di qui le continue scosse, che a volte diventano terremoti e cambiano bruscamente l’intero paesaggio, come nel 92-93. Data la situazione, le persone responsabili nelle istituzioni, nei grandi partiti e nei grandi giornali dovrebbero per prima cosa preoccuparsi di porre un argine all’abusivismo partitico-editoriale che in questi anni è cresciuto attorno a loro, e all’impressionante espansione delle baraccopoli politico-culturali che soffocano il nostro dibattito pubblico, invece di utilizzarli per le proprie piccole speculazioni e scorribande. A questa deriva, fino a ieri, mi pareva però che l’unico a opporsi seriamente fosse il presidente della Repubblica. Da oggi aggiungerei anche il direttore del Corriere della sera.
in ferruccio we trust
Mah. A me pare un pezzo scritto per dire “noi siamo più bravi e buoni di quelli di Repubblica” – il che, di ‘sti tempi, non è poi così difficile (basta non essere Feltri, per dire). Magari mi sbaglio, ma non credo, non più di tanto.
E comunque, se verrà rimosso un’altra volta, il suo posto spetta a Folli che ha saltato il turno.
Teoria interessante: se nel 92-93 avessimo avuto un po’ più di De Bortoli, niente più scosse che diventano terremoti. Niente più bruschi cambiamenti di paesaggio. Ah come stavamo meglio quando stavamo peggio!
PS Avvisi D’Alema quando ripassa da Red TV. Continua a ripetere che B dovrebbe dimettersi: la smetta di utilizzare Repubblica per le sue “scorribande”.
Gli dica di leggersi De Bortoli: Berlusconi è stato eletto! Gli dica di dare ascolto al Presidente: opposizione e maggioranza devono collaborare. È scritto nella Costituzione.
siamo messi bene…
http://ilprimopasso.wordpress.com