Punti fermi
“Al gioco di proporsi per incarichi nazionali non voglio partecipare. Ciò che voglio sottolineare è la novità del discorso di Prodi”, dice Sergio Chiamparino a Repubblica, commentando l’originale modello semiplebiscitario lanciato dall’ex premier: far eleggere il segretario nazionale non più dalle primarie, ma dai venti segretari regionali (eletti dalle primarie). Il fatto di non voler partecipare al gioco delle autocandidature non esime comunque Chiamparino da una sincera ammissione: “È altrettanto vero, invece, che oggi io sono uno degli amministratori locali più autorevoli che il mio partito ha nel paese”.
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“Se fanno quello che io ho detto, Chiamparino segretario del Pd del Nord, possiamo salvarci. Altrimenti è questione di mesi e il Partito democratico sarà finito. Morto”, dice Massimo Cacciari ad Affaritaliani.
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Alla presentazione del libro di Michele Salvati su “Capitalismo, mercato e democrazia” ieri c’era anche Walter Veltroni. “Che non commenta la politica di casa nostra”, scrive il Corriere della sera, perché: “In questo momento mi preoccupa soprattutto l’avanzata della destra in Ungheria e in Olanda”.
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