Bada a come linki
A proposito del caso Domenici Vs. Wikipedia, Orfini invita a non buttarla in farsa. Quindi allarga il discorso e passa alla retorica della democrazia “diretta”, “orizzontale”, “partecipativa”:
Senza bisogno di scomodare il vecchio esempio di Gesù e Barabba, mi pare evidente che un conto è il principio di maggioranza (sacrosanto) come si realizza nelle elezioni democratiche, con pesi e contrappesi, istituzioni di garanzia, poteri indipendenti, eccetera, e un conto è il tribunale popolare della democratica Atene che condanna a morte Socrate.
Io sono pienamente d’accordo con lui. Aggiungerei solo che Socrate, se non ricordo male, fu condannato per un reato molto simile alla pedofilia: “corruzione dei giovani” (e per l’allarme sociale, si potrebbe dire, destato dalla sua condotta e dalla sua filosofia). Lo dico così, per la cronaca. E anche perché, almeno finora, tra tutte le reazioni suscitate dal tragico caso dei bambini Francesco e Salvatore (tra parentesi: aderisco alla mozione un po’ di rispetto almeno per i morti), mi pare che in pochi si siano scandalizzati del fatto che nel frattempo, da mesi, un uomo è in galera senza processo. Come dite? Che questo è la norma? Appunto.
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Brevi precisazioni per i mentalmente anelastici eventualmente in ascolto:
a) No, non sto difendendo i pedofili. Penso semplicemente che la lotta contro pedofili, serial killer, terroristi islamici e ogni altro genere di criminali non sia un buon motivo per rinnegare i principi su cui si fonda la nostra civiltà giuridica (e qui sì, se volete, ci metto pure le radici cristiane).
b) Penso che tra tutti gli argomenti usati per rinnegare di fatto i suddetti principi, quello dell'”allarme sociale” generato da questo o quel crimine sia il più sbagliato di tutti. E penso che se questo discorso, com’è ovvio, non ha nulla a che fare con il piccolissimo episodio della querela di Domenici, abbia invece moltissimo a che fare con internet, i blog e Wikipedia, che peraltro considero cose meravigliose. E proprio per questo mi dispiacerebbe assai se divenissero, nonostante le buone intenzioni, niente altro che la grande enciclopedia dello “spirito del tempo”. O la sua piccola succursale.
Non varrebbe neanche la pena di commentare. Ma di questi tempi l’oblio dei principi sembra essere lo sport preferito dalla gente. Parole sacrosante.