Apparentamenti serpenti
Roma. L’imbarazzo di Walter Veltroni nel commentare (o per meglio dire: nel non commentare) le dichiarazioni di Antonio Di Pietro a “Otto e mezzo” sulla sua alleanza con il Pd è pari soltanto, forse, all’imbarazzo di Di Pietro nel commentare l’intervento di Veltroni al Riformista in tema di obbligatorietà dell’azione penale. Mercoledì Veltroni ha anticipato infatti la proposta di “un procedimento che veda la partecipazione di Parlamento, Csm e procuratori nella fissazione dei criteri di priorità nell’esercizio dell’azione penale”. Dunque, almeno stavolta, un tabù l’ha rotto davvero. “E’ impossibile – ha commentato l’ex pm, intervistato dal Quotidiano nazionale – l’obbligatorietà dell’azione penale è un principio sancito dalla Costituzione ed escludo che Veltroni possa volerlo modificare”. Va detto che il segretario del Pd, almeno finora, si è ben guardato dal tornare sull’argomento, forse proprio per non irritare l’alleato. In compenso, l’ex pm non si è fatto analoghi scrupoli e ieri il suo intervento di martedì a “Otto e mezzo” lo ha messo pure sul blog, con tanto di premessa. Questa: “In questa campagna elettorale c’è stato un tentativo da parte di alcuni giornali e televisioni di strumentalizzare alcune questioni che riguardano la coalizione dell’Italia dei Valori con il Pd. Strumentalizzazioni false e finalizzate a screditarci… Nella puntata di ‘Otto e mezzo’… ho avuto modo di far chiarezza su alcune di queste”.
Fior da fiore. Di Pietro: “L’Italia dei Valori non è un ‘partito satellite’ del Pd”. Lanfranco Pace: “Lei però aveva lasciato intendere che non eravate contrari a partecipare a una costituente del Pd ed eventualmente a sciogliervi dentro il Partito democratico”. Di Pietro: “Non ho mai detto questo. Lo spiego ancora una volta… L’Italia dei Valori è una formazione politica che ha sottoscritto un programma, che non è quello del Partito democratico, ma il programma che il Pd e l’Idv hanno scritto dopo averlo rivisto, riveduto e corretto assieme… Altra cosa è costruire e costituire un gruppo unitario alla Camera affinché sia una sola voce a rappresentare la scelta dei parlamentari…”. Lanfranco Pace: “Però Veltroni aveva lasciato intendere che voi avreste partecipato, a differenza dei socialisti, alla fase costituente”. Di Pietro: “Ve lo dico per la terza volta. La costituente per il Pd l’hanno già fatta… E’ già finita. Noi abbiamo fatto la costituente dell’Italia dei Valori, non gioco mai con le parole e non intendo essere inglobato”. (il Foglio, 21 marzo 2008)
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