In sintesi
28/04/2008
“Insomma oggi ne abbiamo sentite di tutti i tipi e non saprei giudicare. So solo una cosa, queste elezioni erano difficili a prescindere. Lo sapevamo. Azzeccare le mosse giuste richiedeva un delicato equilibrismo, una complessa alchimia. Non dovevamo sbagliare proprio niente. Le abbiamo sbagliate tutte“.
La migliore analisi del voto romano e delle sue complesse implicazioni nazionali e internazionali, politiche e filosofiche, etiche ed estetiche, secondo me, è questa.
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