Autonomia culturale
Da tempo, ascoltando le parole di tanti autorevoli esponenti del Pd, mi capitava di ripensare a quel passaggio dei Quaderni del carcere in cui Gramsci afferma che “tutti gli uomini sono filosofi”, sia pure inconsapevolmente, perché “anche solo nella minima manifestazione di una qualsiasi attività intellettuale, il ‘linguaggio’, è contenuta una determinata concezione del mondo”. Non credo di dovervi spiegare, pertanto, la ragione per cui ieri sera – dopo avere passato quattro giorni filati al (meraviglioso) seminario filosofico della fondazione Italianieuropei – sono accorso come un sol uomo alla prima iniziativa della Fondazione Daje. E finalmente, per la prima volta da anni, posso dire di condividere senza riserve la linea ivi tracciata dal leader: né “partiti liquidi”, né “radicati nel territorio”. Bensì.