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Dimmi con chi vai e poi vattene

29/06/2008

Matematica a parte, nella sua intervista di oggi a Repubblica Walter Veltroni dice molte cose significative, alcune condivisibili, altre no. Tra le prime, per esempio, dice: “Su alcune questioni sociali, che Di Pietro non sa neanche dove stiano di casa…”. Bene. Bravo. Bis. Era ora che qualcuno dicesse chiaramente che un partito di sinistra – o anche solo di centrosinistra – non si riconosce dalla “questione morale” (il che non vuol dire che debba stare dalla parte dei ladri, ovviamente), ma semmai dalla “questione sociale”. La centralità della “questione morale” va bene per un movimento che si chiami “Italia dei valori” (o “Dio, patria e famiglia”, o “Comunione e liberazione”, o “Dio è grande”), non per una cosa che si chiami “Partito democratico”. Mi resta solo un dubbio: com’è che alle elezioni Veltroni ha scaricato tutti i partiti alla sua sinistra, che non parlavano d’altro che della “questione sociale”, per allearsi proprio con uno che “la questione sociale non sa nemmeno dove stia di casa”? Forse contava sul fatto che a ritrovare la strada della “questione sociale” ci avrebbe pensato Calearo? Doveva portarla lui, la cartina?

2 commenti leave one →
  1. 01/07/2008 09:31

    Perchè ha tenuto conto della situazione in cui versa la sinistra italiana e dei danni fatti dal giustizialismo in questi anni.

    Chi si dichiara di sinistra fa i girotondi perchè non ha certo problemi ad “arrivare alla fine del mese”. Chi ha problemi ad arrivare alla fine del mese vota Pd (poco) o Pdl (qualcuno) o Lega (tantissimi, sia essa quella di Bossi o l’Mpa), non certo Ps o Prc.

    Quindi Veltroni si è fatto i suoi conti e ha pensato “come faccio a prendermi, almeno come coalizione, il “voto utile?”, alleandomi con Idv che mi “copre” con quella certa sinistra.

    Scelta contingente o strategica? Non credo lo sapesse nessuno; probabilmente nemmeno Veltroni.

  2. Davide permalink
    01/07/2008 11:42

    …ma manco per noialtri ciellini (personalmente penso) la cosiddetta “questione morale” (soprattutto se intesa in senso dipietrista) ha tutta sta centralità, ci son cose ben più importanti per la crescita del paese. Tra le cose poco condivisibili del Veltroni aggiungerei questa posizione che a me sa un po’ di prima donna del “ah si, mi fai lo sgarbo sulla questione dei processi? E allora non dialogo più su niente, tra noi è tutto finito. Addio.”

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