Ma amici, mai
Ci sono quelle che ti mollano e poi, ritrovandoti sotto un ponte coperto soltanto di vecchi giornali, ti dicono: “Vedi che ho fatto bene a lasciarti?” (a proposito, tornando dalla Camera ieri ho visto una donna dormire sul marciapiede avvolta in una bandiera rossa. Per la precisione: una bandiera di Sinistra democratica. Giuro. Chissà dove l’avrà trovata). Ci sono quelle che ti fanno aspettare sei ore sotto casa loro e poi, quando al cinema non ti fanno più entrare perché è troppo tardi, ti dicono: “Vedi che era inutile correre?” (a proposito, qualche giorno fa ho visto “Il Divo” e non mi ha entusiasmato, ma devo dire che la scena di Andreotti che corre su e giù per il corridoio nel cuore della notte per sfogare l’ansia vale quasi il prezzo del biglietto. E quella della discussione con Scalfari lo vale tutto. Ed è una perfetta metafora del rapporto tra uomini e donne. La discussione, intendo. Ma volendo pure le corse notturne per il corridoio). Ci sono quelle che ti coprono di accuse e di insulti per cinque ore consecutive e poi, quando all’inizio della sesta ora ti permetti di sbuffare, ti dicono: “Lo vedi? Con te non si può discutere”. A tutte queste donne, ragazze e bambine che a ognuno di noi, prima o poi, è certamente capitato di incontrare nella vita – trattandosi del 99 per cento delle bambine, ragazze e donne in circolazione, del resto, non c’è da stupirsi – immagino di non essere stato il solo a pensare, in questi ultimi giorni, leggendo della soddisfazione di Walter Veltroni per l’esito del congresso di Rifondazione comunista, considerato come la dimostrazione di quanto abbia fatto bene a lasciarli.
ti rendi conto, sì, che il verso portante di questa canzone è “fanno dei giri immensi e poi ritornano”?
“fanno dei giri immensi e poi ritornano”
era una parte così romantica.
mah….trovo molto più appassionante aver speso i 7 euro per l’arrivo delle “brutte correnti” in puro stile HattoriHanzo o BlackMamba che dir si voglia…