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Il mio programma politico (punto 1)

08/07/2009

1. Prima della responsabilità verso le generazioni future viene la responsabilità verso le generazioni presenti.

9 commenti leave one →
  1. Kerub permalink
    08/07/2009 14:56

    è 50 anni che andiamo avanti così, tra svalutazione della lira (fino al 1992) e costruzione del debito.

    oggi servono i contributi di tre dottori di ricerca per pagare la pensione di reversibilità a una vedova di 85 anni che non ha mai versato un solo centesimo all’INPS-.

    direi che le generazioni future hanno già dato.

    • Ciro Imperato permalink
      08/07/2009 16:32

      Il debito pubblico ha altre cause

      • 09/07/2009 09:48

        Che il debito pubblico abbia cause ben più complesse è vero.
        Ma la frase di Kerub, rende l’idea della sperequazione generazionale.
        Mi viene una battuta:
        “ma perché le nuove generazioni devono pagare il prezzo delle cazzata dei loro padri ?”
        In verità, la realtà è ben più complessa le nuove generazioni sono nate in condizioni di prosperità economica, quella prosperità costruita dai loro padri. Ma siccome è stata in buona parte costruita a debito, ora è arrivato il conto…

  2. 08/07/2009 16:06

    Che se fossi più filosofo sentiresti pure la responsabilità per le generazioni passate

  3. 08/07/2009 16:10

    Cos’è, la strada verso molte quote da cinque euro?
    (ok, sto attenta e ripasso)

  4. 08/07/2009 21:52

    E’ vero, non si può sganciare il passato dal presente né il futuro dal presente. Occuparci del bene di domani vuol dire prendersi cura dell’oggi ed avere consapevolezza di ciò che è stato.

  5. Ciro Imperato permalink
    09/07/2009 19:00

    Per Fabrizio:
    Quando parlo di cause del debito pubblico diverse rispetto a quelle di cui si parla spesso intendevo non solo contestare, almeno in parte, il discorso di Kerub sulle pensioni, ma anche ricordare un argomento che pochi trattano. Il punto è che la causa fondamentale del debito pubblico non è da ricercarsi nello spreco di risorse a qualsiasi titolo, ma nella complessa questione del signoraggio e della moneta su cui però non ritengo opportuno dilungarmi più di tanto (consiglio in particolare di leggere il libro “La moneta copernicana” dei due economisti neokeynesiani Nino Galloni e Marco Della Luna)

  6. Kerub permalink
    09/07/2009 20:56

    riguardo il debito.

    di discorsi pochi trattati ce ne sono tanti. oltre al debito pubblico bisognerebbe considerare anche il cosìdetto debito pensionistico (lo sbilanciamento tra pensioni promesse e contributi aspettati).

    comunque che la svalutazione e il debito se la siano goduta le generazioni di mezzo, tra la guerra e noi, non si può negare.

    e non si può negare che la stiano pagando i giovani di oggi e i loro figli.

    vogliamo fare i socialisti che aiutano i poveri? benissimo: facciamo due conti.

    a) vedova con pensione sociale di EUR 500. Mai lavorato un giorno in vita sua (si lo so, il lavoro in nero, ma allora anche io). appartamentino di proprietà. Si può pure vendere la nuda proprietà.

    b) famiglia di tre persone. un solo stipendio di EUR 1500 (eran tre milioni, una volta). appartamento di proprietà. figlio di 10 anni. tocca risparmiare per il suo futuro. la nuda proprietà non se la possono vendere.

    chi sono i più poveri?

    verso chi ha reponsabilità la politica? verso la vedova o verso il ragazzino?
    verso tutti e due?
    cinicamente io dico che, date le risorse limitate, viene prima il ragazzino.
    poi fate voi.

  7. Ciro Imperato permalink
    12/07/2009 16:07

    Posso anche essere d’accordo Kerub, ma non hai risposto sul signoraggio e sulla moneta. Cosa mi dici? Sai, non è per essere irritante però mi interesserebe sentire su quest’argomento altre voci, di solito sfuggenti, oltre alle solite peraltro non sempre gradevolissime

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