Mostri presunti
13/07/2009
La difesa del presunto stupratore seriale di Roma ha chiesto un nuovo test del Dna, nella convizione che lo scagionerebbe completamente. E io mi domando cosa ne sarebbe di tutte le spaventose ricostruzioni apparse su giornali e telegiornali, e di tutto l’agghiacciante dibattito che si è svolto dentro il Partito democratico in questi giorni, e dei gruppi su Facebook in cui se ne chiedeva la testa, la castrazione chimica e la castrazione non chimica, ma soprattutto cosa ne sarebbe della sua vita, a questo punto, se avesse ragione.
4 commenti
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sarebbe il secondo caso in pochi mesi di presunto stupratore consegnato all’opinione pubblica per il linciaccio che poi si rivela innocente.
mi viene da chiedere: che rapporto hanno con la stampa dalle parti della questura di roma? quanto meno un po’ leggero, no?
Francamente mi pongo la stessa domanda anche se fosse giudicato colpevole oltre ogni limite di dubbio.
Cioè, se sia compatibile con la nostra civiltà giuridica la forma di linciaggio organizzata quotidianamente in questa settimana dalla Questura di Roma. Vedo in TV ogni sera le stesse facce che fecero il terribile sbaglio dei rumeni della Caffarella, che per riscattarsi con sovramercato mettono in onda la puntata quotidiana di un serial televisivo con tanto di video del tentato stupro, mostra degli oggetti della perversione, lettura dei diari. E giocano quindi pericolosamente con la realtà che vorrebbero combattere.
Lo scrivo con piena solidarietà alle vittime delle aggressioni: ma il diritto moderno si fonda proprio sulla capacità dei poteri pubblici di mettersi in mezzo tra le vittime, e gli accusati (o i colpevoli).
parole sante
concordo giancarlo, le due affermazioni volevano essere distinte: ricordare il precedente e denunciare l’atteggiamento della questura