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Polonia futura

22/07/2010

Questa secondo me ve l’eravate dimenticata. E’ la campagna pubblicitaria della Fiat, a quanto ho letto scelta personalmente e con grande entusiasmo da Sergio Marchionne nel 2005, quando presidente del gruppo era Luca Cordero di Montezemolo. Quello di cui si dice continuamente che stia per entrare in politica, e che nel frattempo ha messo su un’associazione dal nome evocativo: Italia futura. Ricordo che della pubblicità c’erano anche le versioni giapponese e francese, con lo stesso ritornello, ma soprattutto ricordo il commovente finale, con un “Grazie” scritto bello grande, seguito dalla spiegazione: “Quando sceglierete la vostra prossima auto, vorremmo essere noi a ringraziarvi”.

Bene. Ci hanno ringraziato.

6 commenti leave one →
  1. 23/07/2010 07:47

    quindi sei contrario al fatto che un’azienda vada a produrre all’estero se pensa che lì ci siano condizioni più favorevoli? Ma soprattutto (per restare al tema del post): secondo te a noi italiani conviene che vadano a produrre all’estero o che producano in italia facendo pagare a noi le eventuali perdite?

    • francesco cundari permalink
      23/07/2010 12:55

      non ho capito la domanda. da come la metti tu, si direbbe quasi che se anche la fiat chiudesse tutti gli stabilimenti, mandasse a casa migliaia di lavoratori, togliesse l’acqua a tutto l’indotto – per di più in questa fase – non succederebbe niente. Anzi, dovremmo pure rallegrarcene.

      • 23/07/2010 16:06

        non stiamo parlando di chiudere tutti gli stabilimenti… E comunque non sto dicendo che è una buona notizia, ma che l’alternativa, le sovvenzioni pubbliche per mantenere “italiani” stabilimenti (o aziende, vedi alitalia) decotte, è anche peggio.

  2. John Doe permalink
    23/07/2010 13:56

    Beh, mi sembra ci sia poco da fare. Un’azienda va dove c’è profitto e, posto che ce ne sia poco in europa, in italia (con i costi diretti e indiretti del lavoro) di profitto non ce n’è più.
    La politica può far pressioni, che di solito sono soldi pubblici ma non solo. In Francia, ad esempio, arriverebbero minacce dal governo, più o meno velate, su quanto resta in patria, una domanda del tipo: ci tenete a quello che avete ancora qui?
    Ma per minacciare ci vogliono le palle politiche, che da noi non ci sono a destra ma neanche a sinistra.

    Finirà che gli americani andranno dove gli pare, l’opposizione dirà che il governo non ha fatto abbastanza, il governo che ci sono i sindacati comunisti, Travaglio che il berlusca è mafioso e…..business as usual

  3. Polski pracownik permalink
    28/07/2010 20:21

    dzięki

  4. 02/08/2010 13:54

    Faccio presente che:

    1. non tutti gli stabilimenti italiani producono in perdita o sono decotti
    2. Termini Imerese aveva sovracosti proprio perché non c’era indotto e quindi costi di logistica
    3. le Fiat essendo prodotte in Italia avevano un richiamo patriottico, ora che saranno prodotte in Serbia o in Polonia siamo sicuri che il Lingotto manterrà la stessa base di vendite?

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