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Invenzioni senza innovazione

07/09/2013

Leggo che Matteo Renzi, per distinguere la sua idea di sinistra innovativa dalla vecchia idea di sinistra caratteristica dei suoi avversari, avrebbe giustamente criticato “la sinistra che si è astenuta sullo statuto dei lavoratori”. Ora, premesso che per me è già un’innovazione sufficiente che da qualche tempo Renzi abbia cominciato a chiamare sinistra anche la politica che vuol fare lui (ma in questo sospetto si sia limitato a seguire la svolta lessicale del suo ghost writer Walter Veltroni), bisogna anche dire, a parziale scusante di quella vecchia sinistra “che si è astenuta sullo statuto dei lavoratori”, che lo ha fatto pur sempre quarant’anni fa. Mentre a sostenere che dell’articolo 18 del suddetto statuto “per usare un tecnicismo giuridico, non me ne po’ frega’ de meno” era il Renzi dell’anno scorso. Affermazione che in effetti, a rigor di logica, più che all’astensione faceva pensare proprio alla bocciatura.

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