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Confessione

01/11/2013

Visto il clamore provocato dalla bocciatura di Giulia Innocenzi allo scritto dell’esame da giornalista, mi sembra giusto confessare subito che non solo, a suo tempo, capitò anche a me, ma che ebbi pure la bella pensata di andare a vedere il giudizio, la motivazione della sentenza o come si chiama. Vado a memoria, ma giurerei che le parole erano proprio queste:

Attacco insufficiente, periodi farraginosi, frasi contorte, scarsa padronanza del linguaggio giornalistico.

(Tralascio il resto, ma l’idea stessa che possa esistere una cosa chiamata “linguaggio giornalistico” per me è ragione sufficiente per chiedere l’abolizione dell’Ordine).

3 commenti leave one →
  1. 01/11/2013 19:00

    Mi ricordo di quella bocciatura. Anche lì non mancarono gli stronzi.

  2. norele permalink
    02/11/2013 14:28

    Intanto “scarsa padronanza del linguaggio giornalistico” mi sembra piuttosto un complimento visto lo standard. Nel caso della persona in questione il clamore doveva manifestarsi se l’avesse passato..

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