The era of traumatized alienation
Se ho capito bene, nel corso della sua visita in Italia Vladimir Putin – a parte presidente della Repubblica, presidente del Consiglio e Papa – pensa di incontrare due persone: Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Considerato che in teoria i due dovrebbero essere o fuori dalla politica (nel caso di Prodi, almeno se stiamo a quanto dice lui) o in via di uscita (nel caso di Berlusconi, almeno se stiamo a quanto dicono la legge e la Costituzione), la selezione degli interlocutori mi pare significativa. Diciamo che Putin, almeno per ora, non sembra scommettere sul rinnovamento.
Nel frattempo, Berlusconi continua a ripetere che in Italia è in atto un colpo di stato e a tenere conferenze stampa-fiume sulla sua vicenda giudiziaria. Il Corriere della sera sostiene che Putin potrebbe salvarlo con un passaporto diplomatico, facendone l’ambasciatore russo presso la Santa sede (del resto, quale sede migliore per lui?).
Quanto ai grandi fatti della politica mondiale, il commento di Roger Cohen sull’accordo tra Stati Uniti e Iran comincia con le parole: “The era of traumatized alienation is over”. Ma se vi devo proprio dire la mia impressione, vista da qui, non ci giurerei.