Sliding doors
Perfetta intervista di Sergio Chiamparino a Repubblica sulla sua candidatura e la sua strategia, condivisibile in tutto. Il problema è però il tema di cui oggi lo stesso Chiamparino parla, in un’intervista un po’ meno convincente, al Foglio: quello delle “porte girevoli” tra banche, fondazioni bancarie e politica. Facciamo a capirci: da un lato Renzi sostiene che il Pd addirittura non deve “aprire bocca” sulla vicenda Mps e dall’altro pensa di candidare il presidente della Compagnia di San Paolo alla presidenza del Piemonte. Qualcosa non torna, o sbaglio? (Il fatto che lui si sia già dimesso è ovviamente molto apprezzabile, ma non è questo il punto).
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Se davvero Davide Faraone, in cinque anni, ha speso per la sua attività politica poco più di tremila euro, mi pare più fondato accusarlo di non fare nulla, piuttosto che di fare la cresta per 50 euro al mese (buona parte dei giornalisti che su questo tema danno lezioni di morale ai politici potrebbero insegnare loro a fare assai meglio).
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Leggo su Repubblica che “per arrivare a una proposta condivisa ieri l’uomo forte del Cavaliere, Verdini, ha ricevuto nella sede di Forza Italia il politologo Roberto D’Alimonte, consulente di Renzi sulla legge elettorale”. Buono a sapersi.