E allora Suslov?
Se solo per un attimo volessimo prendere sul serio l’argomento “e allora il Pci?” – variante storico-politica di quello che nei manuali di retorica classica è chiamato argomento dello “specchio-riflesso”, o “bacia-la-porta” – bisognerebbe far notare ai suoi sostenitori una conseguenza logica tanto ovvia quanto, evidentemente, trascurata. E cioè che il legame con Mosca, certificato ma non certo esaurito dai relativi finanziamenti, è proprio la ragione per cui, nonostante prendesse assai più voti della maggior parte dei partiti di governo, il Pci al governo non ci poteva andare comunque, e di fatto non ci è andato mai, in nessuna combinazione e per nessun motivo (men che meno al ministero degli Interni). Personalmente, considero il parallelo tra la Lega e il Pci completamente campato in aria, e ancor più fuorviante il parallelo tra i rispettivi rapporti con la Russia, ma se proprio ci tenete a sostenerlo, allora, per coerenza, direi che andrebbe portato fino in fondo, traendone le conseguenze pratiche.