Cose che non ho capito
30/04/2008
Per quanto ne so io, se un segretario di partito, un presidente della Repubblica, un amministratore delegato o un amministratore di condominio vuole che si torni a discutere e a votare su chi e come debba dirigere il partito – lo stato, l’azienda, il condominio o quel che è – mica deve chiedere il permesso a nessuno. Si dimette, e il congresso – il parlamento, l’assemblea degli azionisti, il condominio – è bell’e convocato. Non mi risulta ci sia legge, norma statutaria o consuetidine che faccia divieto di dimettersi senza permesso al titolare di carica alcuna. E infatti non mi pare che un simile divieto sia previsto dallo statuto del Pd. Quello che non capisco, in breve, è dove sia il problema.
3 commenti
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Norme? Statuti? Partiti? Ma di cosa stiamo parlando?
http://www.giannicuperlo.it/?id_blogdoc=1890791
direi che merita immediata segnalazione
Il problema è che, checchè ne dica Veltroni, le correnti sono vive e lottano in mezzo a noi. Solo che a breve i veltroniani sono ancora maggioranza. Sennò non avrebbe anticipato tutti chiedendo subito il congresso