1. “il 12 ottobre 2007, quando cioè mancavano ancora due giorni alle primarie del Partito democratico, Romano Prodi era ancora presidente del Consiglio, il centrosinistra era maggioranza in parlamento e lo stesso Veltroni era sindaco Roma.” Fatti inoppugnabili, come inoppugnabile è che proprio allora la popolarità del governo Prodi fosse scesa al di sotto del 25%, che si stesse un giorno sì e l’altro pure a pregare santi e madonne perché Scalfaro e la Montalcini non prendessero il raffreddore, che si perdessero settimane a blaterare su un provvedimento (quello sul welfare) approvato dal sindacato, dagli industriali e dall’82% dei lavoratori, che esponenti dei partiti di governo partecipassero a manifestazioni contro il loro governo (e la lista potrebbe continuare). Detto perché l’inoppugnabilità venga riferita al tutto, e non solo alla parte.
2. Totalmente, assolutamente, incondizionatamente in sintonia con Cuperlo.
3. In buona parte d’accordo con le valutazioni di Biasco, non è stata per niente una buona campagna elettorale. Ma quella del 2006 era stata anche peggiore e ciò nonostante non si era perso (a posteriori, non riesco a dire che si era vinto). Per dire ancora una volta che le ragioni della sconfitta vanno cercate altrove. E’ una sinistra salottiera, questa, che ha perso quasi ogni contatto con le masse (sì, le masse), che prova al più a rappresentare coloro che di strumenti per interpretare la realtà ne hanno in abbondanza, e questo ovviamente non serve (Zoro docet). Di nuovo mi ritrovo a dire che è urgente che l’attenzione venga spostata su questo.
“inoppugnabile” che “la popolarità” del governo Prodi fosse “al di sotto del 25%”? Certo, e il Pd è stato in piena e inarrestabile rimonta dall’inizio della campagna elettorale fino al giorno del voto, e alla fine a “due punti di distacco” dal Pdl. E poi, scusami, ma come si calcola “la popolarità”? che significa? Non lo vedi, il trucco? o pensi davvero che se si fosse votato sei mesi fa tutti i partiti del centrosinistra avrebbero preso meno del 25 per cento? e, di conseguenza, tutti i partiti dell’ex centrodestra più del 75?
Ho fatto riferimento a un dato relativo a sondaggi che venivano in quel periodo pubblicati un po’ su tutti i quotidiani. E’ un dato che ho preso troppo sul serio? In ogni caso con questo non ho mai voluto dire che se si fosse votato in quel momento i partiti del centrosinistra avrebbero preso meno del 25%. Da dove trai questa conclusione? Posso dirti che, se interpellato, io sarei stato col 75% ma in caso di elezioni avrei comunque votato per il centrosinistra per il solito inossidabile spirito di appartenenza. Di quale trucco parli allora? Ciò nonostante io credo che lo spettacolo offerto dal governo Prodi sia stato spesso tanto deprimente (e so che su questo le nostri opinioni divergono) da farmi credere che in nessun caso una coalizione di centro-sinistra che includesse la sinistra radicale, per di più mancante per forza di cose di Mastella e Dini, avrebbe potuto superare il 40%. Credo quindi che sia stato comunque meglio aver sperimentato un’altra strada (che lo si sia fatto male è un altro discorso). Niente di dimostrabile, naturalmente, solo una fermissima convinzione, credo ferrea quanto la tua che rialleandosi con gente del calibro di Bertinotti, Diliberto e Pecoraro Scanio le cose sarebbero andate in tutt’altro modo.
“Quanto da noi conquistato il 14 e il 28 aprile è giusto che lo si interpreti correttamente: al Senato il 47 per cento degli italiani non ha votato per quelli che governeranno”. (Walter Veltroni, dalla assemblea della ACLI).
Se chiami Occhetto fatti dire quanti erano, a suo tempo, gli italiani che non votarono per Berlusconi. Secondo me erano di più.
1. “il 12 ottobre 2007, quando cioè mancavano ancora due giorni alle primarie del Partito democratico, Romano Prodi era ancora presidente del Consiglio, il centrosinistra era maggioranza in parlamento e lo stesso Veltroni era sindaco Roma.” Fatti inoppugnabili, come inoppugnabile è che proprio allora la popolarità del governo Prodi fosse scesa al di sotto del 25%, che si stesse un giorno sì e l’altro pure a pregare santi e madonne perché Scalfaro e la Montalcini non prendessero il raffreddore, che si perdessero settimane a blaterare su un provvedimento (quello sul welfare) approvato dal sindacato, dagli industriali e dall’82% dei lavoratori, che esponenti dei partiti di governo partecipassero a manifestazioni contro il loro governo (e la lista potrebbe continuare). Detto perché l’inoppugnabilità venga riferita al tutto, e non solo alla parte.
2. Totalmente, assolutamente, incondizionatamente in sintonia con Cuperlo.
3. In buona parte d’accordo con le valutazioni di Biasco, non è stata per niente una buona campagna elettorale. Ma quella del 2006 era stata anche peggiore e ciò nonostante non si era perso (a posteriori, non riesco a dire che si era vinto). Per dire ancora una volta che le ragioni della sconfitta vanno cercate altrove. E’ una sinistra salottiera, questa, che ha perso quasi ogni contatto con le masse (sì, le masse), che prova al più a rappresentare coloro che di strumenti per interpretare la realtà ne hanno in abbondanza, e questo ovviamente non serve (Zoro docet). Di nuovo mi ritrovo a dire che è urgente che l’attenzione venga spostata su questo.
“inoppugnabile” che “la popolarità” del governo Prodi fosse “al di sotto del 25%”? Certo, e il Pd è stato in piena e inarrestabile rimonta dall’inizio della campagna elettorale fino al giorno del voto, e alla fine a “due punti di distacco” dal Pdl. E poi, scusami, ma come si calcola “la popolarità”? che significa? Non lo vedi, il trucco? o pensi davvero che se si fosse votato sei mesi fa tutti i partiti del centrosinistra avrebbero preso meno del 25 per cento? e, di conseguenza, tutti i partiti dell’ex centrodestra più del 75?
Ho fatto riferimento a un dato relativo a sondaggi che venivano in quel periodo pubblicati un po’ su tutti i quotidiani. E’ un dato che ho preso troppo sul serio? In ogni caso con questo non ho mai voluto dire che se si fosse votato in quel momento i partiti del centrosinistra avrebbero preso meno del 25%. Da dove trai questa conclusione? Posso dirti che, se interpellato, io sarei stato col 75% ma in caso di elezioni avrei comunque votato per il centrosinistra per il solito inossidabile spirito di appartenenza. Di quale trucco parli allora? Ciò nonostante io credo che lo spettacolo offerto dal governo Prodi sia stato spesso tanto deprimente (e so che su questo le nostri opinioni divergono) da farmi credere che in nessun caso una coalizione di centro-sinistra che includesse la sinistra radicale, per di più mancante per forza di cose di Mastella e Dini, avrebbe potuto superare il 40%. Credo quindi che sia stato comunque meglio aver sperimentato un’altra strada (che lo si sia fatto male è un altro discorso). Niente di dimostrabile, naturalmente, solo una fermissima convinzione, credo ferrea quanto la tua che rialleandosi con gente del calibro di Bertinotti, Diliberto e Pecoraro Scanio le cose sarebbero andate in tutt’altro modo.
Ciao, segnalazione.
Per la tua rubrica “Senza commento”:
“Quanto da noi conquistato il 14 e il 28 aprile è giusto che lo si interpreti correttamente: al Senato il 47 per cento degli italiani non ha votato per quelli che governeranno”. (Walter Veltroni, dalla assemblea della ACLI).
Se chiami Occhetto fatti dire quanti erano, a suo tempo, gli italiani che non votarono per Berlusconi. Secondo me erano di più.
No no, questa il commento lo merita, eccome