Sincerità e precisione
Potrei dire: visto che io sono sospettabile di prendermela con Travaglio perché lavoro al Foglio e Travaglio se la prende con Berlusconi, o perché sono stato iscritto ai Ds e Travaglio se l’è presa con i Ds, o perché se l’è presa con quelli che “tifavano” per l’Unipol e io per l’Unipol tifavo eccome, ebbene, come la mettiamo con l’articolo di Giuseppe D’Avanzo (dicasi Giuseppe D’Avanzo) su Repubblica (dicasi Repubblica) di oggi? E invece no, non lo dico. E non perché pensi che sia semplicemente una questione di territorio, come sostiene lui (sarà pure, ma non è questo il punto). Il fatto è che D’Avanzo scrive molte cose che condivido pienamente – quasi tutte – ma dette da lui, e su Repubblica, senza nemmeno l’accenno di una punta di un barlume di autocritica, no, mi dispiace, non si può fare. E attenzione: non ne faccio nemmeno una questione morale o di stile. Al contrario. Ne faccio una questione – per dirla con le belle parole dello stesso D’Avanzo – di “sincerità e precisione”.
A proposito di Travaglio:
L’industria della coscienza …
Ma chi fa parte dell’industria della coscienza? Chi oltre all’attuale e ben nota leadership politica di sinistra – i noti Piero Fassino, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Fausto Bertinotti, Oliviero Diliberto, Antonio Di Pietro – ne fa parte? Ecco alcuni nomi illustri: Beppe Grillo, Roberto Benigni, Dario Fo, Marco Travaglio, Michele Santoro, Gino Strada, Nanni Moretti e tanti altri come loro che da sempre si adoperano incessantemente a tenere ben sveglie le coscienze altrui e ben alti i propri profitti grazie al sentimento spinto di matrice sinistra. Già, perché sono migliaia i cultori dell’ideologia buonista ancora attivi, e hanno tutti – salvo qualche rarissima eccezione – un denominatore comune: un cospicuo conto in banca. E così fu che la cosiddetta elite della coscienza si inventò paladina dei poveri, per poi in seguito spacciarsi per la parte migliore del paese, la parte più buona, quella sana …
http://new-italy.net/i-falsi-profeti/industria-della-coscienza/
A proposito di D’Avanzo, segnalerei anche la risposta a Travaglio di oggi. Forse non sarà sincero, come dici tu, e forse vorrà solo difendere il territorio, come dice Camillo, però sono due articoli che, in sè e per sè, fanno bene e che, male che vada, potremo sempre conservare per ricordarli a D’Avanzo se e quando verrà il momento