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Problema

04/10/2008

Mi pare che negli ultimi tempi un buon numero di osservatori, commentatori, analisti, dirigenti e diretti, dinanzi alla crisi del Partito democratico, siano costretti a confrontarsi con un problema complesso: avendo passato gli ultimi giorni-settimane-mesi-anni a sostenere che Veltroni era il leader che ci voleva, che non ne sbagliava una, che la sua linea era l’unica possibile e la migliore immaginabile, come spiegare il fiasco di Veltroni? Come farlo – s’intende – senza aggiungere che “forse, a pensarci bene, può darsi che negli ultimi tempi anch’io, nel mio piccolo, abbia detto un sacco di fregnacce”. Dinanzi a questo problema, che è antico, la soluzione adottata da molti non sembra tuttavia particolarmente originale: “Il veltronismo è giusto, è Veltroni che lo ha applicato male”.

2 commenti leave one →
  1. 04/10/2008 15:09

    Il problema vero è che molti (gli stessi, forse) considerano, nonostante tutto, l’unico leader possibile. Ancora oggi!

  2. John Doe permalink
    04/10/2008 15:18

    (cit.) “Il veltronismo è giusto, è Veltroni che lo ha applicato male”

    Interessante teoria, ma la domanda è: Se non lui, chi meglio di Veltroni può interpretare il veltronismo?
    Tutti i nodi vengono al pettine e siamo finalmente al punto, vediamo la luce e la inevitabile, ineludibile e definitiva risposta al dibattito degli ultimi mesi.

    La madre di tutte le risposte: ma come chi? CROZZA FOR PRESIDENT

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