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Ci salveranno i ventenni

07/05/2009

Non ci vorrebbe molto, per cambiare passo. Basterebbe un partito. E cioè un’organizzazione collettiva che non concede sconti e non fa regali a nessuno, ma che seleziona, anche con durezza. E che pertanto non ha alcun bisogno di tirare fuori ogni volta il coniglio dal cilindro, sempre giovane, fresco e con la faccia pulita, e sempre funzionale agli equilibri di sempre. Ai dirigenti del Pd non chiediamo dunque dichiarazioni, gesti o proclami simbolici. Dateci – diamoci tutti insieme – semplicemente un partito. Il dibattito sul rinnovamento ve lo restituiamo volentieri.

Fausto Raciti, su Left Wing (a conferma di quanto si diceva qui).

5 commenti leave one →
  1. fausto raciti permalink
    08/05/2009 02:35

    condivido!

  2. Roberto permalink
    08/05/2009 11:24

    Questa fede nelle virtù salvifiche del partito in quanto tale non mi convince e penso che il PD – nato a seguito di diverse decisioni del partito più partito che ci fosse e dei suoi dirigenti, selezionati appunto con una certa durezza ed oggi spernacchiati da quasi tutti – sia la prova migliore dell’inidoneità di una struttura, quale che essa sia, ad assicurare con la sua stessa esistenza la bontà del risultato.
    Poi, certo, in un partito vero si possono cambiare democraticamente i leaders e la rotta, ma a condizione che quelle selezionate in precedenza non abbiano fatto terra bruciata intorno a sè … ma forse il PCI non era un partito … o forse era un partito ma non era democratico …

    P.S.: prometto che ora non farò un post per condividere quello che ho appena scritto :-)

  3. arsub permalink
    08/05/2009 14:43

    Anch’io ho qualche perplessità. Lungi da me l’idea di riporre qualche speranza nella società civile, nei movimenti, nei giovani per definizione, nel leader mandato dalla provvidenza, ecc., ma cosa bisognerà fare per evitare che il Nuovo Partito Organizzato vada incontro a certe degenerazioni contro le quali hanno sbattuto la faccia tutti quelli che i vecchi partiti almeno un po’ li hanno frequentati?

  4. francesco cundari permalink
    08/05/2009 15:46

    io un’ideuzza ce l’avrei. si chiama “democrazia” (interna, in questo caso)

  5. arsub permalink
    08/05/2009 17:15

    Di non semplicissima applicazione, direi. Ma alla fine anch’io di fronte allo spettacolo di questi mesi mi vedo costretto a sperare in quello in cui sperate tu e Raciti.

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