La chiedono, lo sai, a chi può sentirli
20/07/2009
La prima sensazione è di panico, specialmente se sei appena arrivato in ufficio, se con il telefono ci lavori, se è scarico dalla sera prima e il caricatore che hai sempre tenuto lì proprio per simili evenienze non c’è più. Un misto di ansia e terrore, che si accompagna a un elenco interminabile e assolutamente irrealistico di tutti gli impegni amici parenti nomi cose e città che ti convinci di avere in sospeso, e che in quello stesso momento senti precipitare nell’abisso. La seconda sensazione è di completa, assoluta, irrazionale felicità.
4 commenti
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Temo che io non sopravviverei alla prima sensazione …
Verissimo.
e per quanto divertente leggerlo, è meno grazioso rendersi conto di quanto siamo schiavi di una società non umana.
Battiato diceva che ci vuole un’altra vita.
Io mi accontento di una Altragiornata
http://riciardengo.blogspot.com/2009/07/altragiornata.html
Beh sì, può essere un bel problema. Avendo io vissuto e lavorato molti anni prima che fosse inventato l’ordigno, e avendo già provato l’esperienza…..posso dire di potercela fare.
Certo è più scomodo, certo se buchi sul raccordo di notte è un casino, certo. Ma si fa, si vive anche senza e con meno problemi di quanti se ne possa immaginare. Quando mi è successo non mi sono sentito ne smarito ne felice……un po’ incazzato per il contrattempo sì, quello sì :-)
se però qualcosa del genere ti capita una volta alla settimana la seconda sensazione, ti assicuro, scompare