Signori si nasce
Se gli imputati sono i “migliori” nel loro campo, ha detto a un certo punto della requisitoria il pm, “lo Stato pretende che i migliori rispettino la legge. Ma non sottovaluto i loro meriti, la loro storia, cultura e il loro ruolo in questa città e nella società, per questo propongo per loro le attenuanti generiche”.
Così il Corriere della sera dà conto della requisitoria del pm di Torino al processo sull’equity swap Ifil-Exor. Disinvolta operazione finanziaria, per dir così, con cui in sostanza avvocati e manager degli Agnelli difesero l’italianità (e l’agnellità) della Fiat. Questo nobile obiettivo, a quanto riferiscono i giornali, è stato tenuto anch’esso nella dovuta considerazione dal pm, come scusante. Da notare che l’operazione risale all’estate del 2005: giusto il momento in cui altri finanzieri si lanciavano in simili operazioni, che tutti i giornali e le procure del regno giudicarono però con assai minori riguardi, non trattandosi in quel caso dei “migliori”. Ma allora queste vicende avevano le prime pagine dei giornali (le prime dieci, a dir poco), non finivano mica nell’ultima di economia. E la difesa dell’italianità non era considerata una causa così degna di lode.
Secondo la Stampa, le accuse a Ottaviano Del Turco stanno crollando. Inutile aggiungere che trattandosi di un politico, mica di un avvocato della Fiat, neanche per lui potevano valere attenuanti e riguardi dovuti ai migliori. E infatti non ne ha goduto, né sulla stampa né presso i pm, che gli fecero fare subito anche un bel po’ di isolamento.
Paolo Gentiloni dice al Riformista che bisogna difendere l’italianità di Telecom.
sono pienamente d accordo con lei