Quando il gioco si fa duro
La polemica De Benedetti-D’Alema si fa sempre più interessante, soprattutto per l’inedito ruolo assunto da Paolo Guzzanti, passato in un batter d’occhio da estremista del Pdl (come capo della commissione Mitrokin) a intellettuale della sinistra intransigente che accusa D’Alema e Bersani di non essere abbastanza antiberlusconiani (in qualità di biografo di De Benedetti). Dopo la notevole replica all’Ingegnere di Roberto Gualtieri già segnalata qui a suo tempo – e dopo, soprattutto, le nuove contumelie arrivate dal biografo [pdf] e dal biografato – ecco dunque scendere finalmente in campo il senatore Nicola Latorre, che ieri doveva essere particolarmente ispirato [sempre in pdf].
Ma abbia la bontà, l’onorevole Guzzanti – come avrebbe detto il grande Fortebraccio – di posare un momento il bicchiere e di ascoltarci con benevolenza…
è commovente il tuo lucasofrismo (inteso come la vocazione a trovare «formidabile» una cosa scritta da un amico anche qualora la cosa in questione possa al più suscitare in un osservatore neutrale un «ammazza quanto scrive male»)