La porta di servizio del berlusconismo
Beppe Grillo che si dichiara a favore di un governo tecnico guidato da Luca Cordero di Montezemolo è una cosa che fa pensare. Qualcuno, giustamente, anche se con intento e da un punto di vista (mi pare di capire) diametralmente opposti ai miei, la definisce “apoteosi dell’antipolitica”. Per farla breve, personalmente, alla proposta di un governo di transizione che cambi la legge elettorale prima di tornare al voto – proposta avanzata da Pier Luigi Bersani, non da Beppe Grillo – sono favorevolissimo. Ma vorrei essere chiaro sul punto: se per uscire dal berlusconismo dobbiamo riconsegnare il governo del paese non al parlamento e ai partiti, dopo la lunga stagione della “politica del fare”, dei “partiti-azienda” e del “modello anglosassone”, ma semplicemente al titolare di un’altra azienda, allora mi tengo Berlusconi (e tanto valeva, per il Pd, tenersi pure Veltroni, che Montezemolo voleva farlo ministro dell’Economia). Non per questioni di simpatie, ma semplicemente perché, in questo modo, non ne usciremmo affatto. Né dal berlusconismo, né dalle sue varianti “progressiste”, che in nome del bipolarismo e della lotta contro la “partitocrazia” ci tengono da oltre quindici anni inchiodati alla più spaventosa fase di stagnazione politica, economica e civile che l’Italia repubblicana abbia mai vissuto.
Sono “qualcuno” ;)
semplicemente, la proposta grilliana (certo, decontestualizzandola un minimo dal contesto), mi sembra contraddire nella forma come nella sostanza le pulsioni antipolitiche del movimento5 stelle
Sono stesa sulla tua linea. Il governo di transizione ha senso se fa capire che la politica torna a fare il suo mestiere e il parlamento pure e smette di delegare a tecnici, economia e finanza l’agenda e le scelte per il paese.
due cose, a mio modesto parere
uno) Essendo Beppe Grillo uno che di professione spara contro, qualsiasi cosa si dichiarasse a favore, sarebbe un’incoerenza, vista dal suo punto di vista.
due) Purtroppo, l’unico modo per uscire dal Berlusconismo è che la gente lo voglia fare.
Il problema non è mandare via Berlusconi, il problema non è creare una forma di transizione, e tantomeno un governo tecnico.
Il problema è che servono delle risposte, servono scelte differenti, anche in rottura con tutto ciò che è stato. Servirebbe trasparenza e dignità, quantomeno una classe politica, nuova, capace di esprimere con sincera lealtà il parere degli elettori, senza mirare a fare sotterfugi.
Ad esempio, cosa significa tutto questo: http://riciardengo.blogspot.com/2010/08/litalia-non-puo-distruggere-le-bombe-ci.html ?
Chi lo spiega?
Fino a quando ci sarà Grillo a far discutere di temi politici povera ITALIA
rIspondo a come smettere di fumare l’ho fatto io circa venti anni fa la vita era stata un po’ triste con me il marito morto all’improvviso sul lavoro dopo un paio di anni mia fi glia si sposa e mio figlio va militare ,credetemi nonostante la fede è la preghiera mi era sembrato di stare vivendo in un antro senza uscita la sigaretta la sera e non solo una insieme ad un buon caffè’mi sembrava di vivere non più’sola ,i parenti tutti lontano avevo dei conoscenti non amici. Un giorno pian piano scesi da casa andai a comprare le sigarette mi sedetti e cominciai a guardare quel pacchetto come pula cosa che non conoscevo lo buttai via senza rimpianto la fede mi ha salvato da qualcosa di male da cui non venirne fiuori.
Gaetana, ho letto oggi 04 settembre 2018, per caso, il tuo commento. Ormai è passato più di un anno e mezzo e quindi non si sa se veramente hai smesso o no. Se ancora potrebbe interessarti partecipare al forum dei fumatori pentiti o quasi, dovresti andare su “Come smettere di fumare quadernino”. Ciao
Da qualche parte c’è una sigaretta per me? Hai sbagliato strada (sito internet), cerca quella giusta e avrai risposte ai tuoi interrogativi.