Voltare pagina
Nel referendum interno sull’accordo di Grosse Koalition con la Cdu (per gli amici: larghe intese), il 76 per cento degli iscritti dell’Spd ha votato a favore. Nel paese modello di crescita e apertura al mercato globale, i compagni tedeschi non hanno voluto privarci del piacere di vedere al ministero dell’Economia nientemeno che un segretario di partito. Socialdemocratico, perdipiù.
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I giornali di oggi riportano e commentano in vario modo la scelta di cancellare (ridurre, dicono i più esigenti) il finanziamento pubblico ai partiti, assunta ieri dal governo Letta attraverso un decreto di cui onestamente mi sfuggono i caratteri di “necessità e urgenza”, ma questo è sicuramente un mio limite. Entro il 2017, alla probabile privatizzazione del poco che resta dell’industria pubblica (cioè dell’industria italiana tout court), si aggiungerà così anche la definitiva privatizzazione della democrazia. Nello stesso anno, leggo dal sito del Corriere della sera, è previsto l’arrivo sulla Terra dei primi campioni di suolo “selenico” raccolti da una sonda inviata dalla Cina, sbarcata sulla Luna in queste ore con il robot “Coniglio di giada”.
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A pagina 11 di Repubblica l’intervista a Maurizio Landini sul suo incontro di ieri con Matteo Renzi si intitola “Con il sindaco si può voltare pagina”. Se vi capita di leggerla, fatemi sapere. Io l’ho preso in parola e ho voltato pagina (per retroscena sulla genesi dell’incontro e analisi delle sue effettive implicazioni, in compenso, segnalo questo articolo dal Diario del lavoro).